Shin Godzilla – Reportage dell’anteprima italiana

Shin Godzilla – Reportage dell’anteprima italiana

Devo assere sincero: aspettavo da tempo con ansia di scrivere questo articolo perché avevo fame di Shin Godzilla, fame di Hideaki Anno, forse a causa del lunghissimo digiuno provocato dalla spasmodica attesa del quarto film del Rebuild of Evangelion, Evangelion: Final / Shin Evangelion / Evangelion: 3.0+1.0.

Letture propedeutiche

Di Shin Gojira abbiamo già scritto molto, dunque vi consiglio di recuperare preventivamente l’articolo sulla lettera aperta di Hideaki Anno e quello sul punto della situazione a pochi giorni dall’uscita della pellicola in terra nipponica; invito inoltre a recuperare le interessanti recensioni del film scritte da Mario Pasqualini su Dimensione Fumetto e da Quantum Tarantino su I 400 calci.

Fatto? Bene, procediamo.

La strada di Shin Godzilla verso l’Italia

Il 29 ottobre 2016, in occasione del Lucca Comics & Games, durante la conferenza stampa di Dynit viene annunciato l’acquisto dei diritti di Shin Godzilla e la relativa proiezione del film nel 2017; dopodiché è stato annunciato che il film sarebbe stato proiettato in anteprima nazionale alle ore 20 del 6 aprile 2017 al Cartoons on the Bay di Torino, kermesse della RAI in cui il Paese Ospite è il Giappone, in occasione del centenario dell’animazione nipponica.

Il reportage dell’anteprima di Shin Godzilla

Ed eccoci giunti al tardo pomeriggio di giovedì 6 aprile al Cinema Ambrosio di Torino: alle 19.30 ci siamo incontrati con Lift di Dummy System e con i ragazzi di AnimeClick. La prima bella sorpresa è che per questa proiezione c’era moltissima gente, non solo addetti ai lavori ma soprattutto tanti tanti spettatori.

La lunga coda per Shin Godzilla

Il film è stato proiettato nella sala principale dell’Ambrosio con doppiaggio integrale in italiano e, per questo motivo, tutto il pubblico è stato sottoposto a severi controlli di sicurezza: abbiamo dovuto spegnere cellulari e altri device, che sono stati scrupolosamente sigillati in bustine di plastica.

Per smaltire l’ampia affluenza si è impiegato più tempo del previsto, tant’è che la proiezione del film è iniziata in ritardo di 30 minuti.

Considerazioni

Da qui in poi seguono spoiler di media intensità: proseguite nella lettura a vostro rischio e pericolo!

Come si può supporre dalla succitata lettera aperta di Anno, la visione di Shin Godzilla conferma il fatto che questo è un film “politico”, di denuncia, una manifesto, una dichiarazione d’intenti.

Come ha spiegato Anno, Shin Godzilla nasce per riflettere la realtà. Se ci si aspetta di vedere un film di kaiju, tali aspettative vengono tradite. Il film non è lento, anzi, ha un ritmo rapido e scandito: sono gli uomini a essere lenti. il Re dei Mostri appare per poco tempo, perché la scena è dominata dagli uomini – burocrati che non sanno come reagire di fronte a una minaccia estrema; la critica sociale è chiara, aspra e fortissima, l’attacco è rivolto al Giappone, agli Stati Uniti e alla sudditanza nipponica nei confronti di questi ultimi e dell’Occidente in generale – ad esempio nel momento cruciale del film viene chiesto anche l’intervento della Francia quasi a intercedere e moderare le decisioni americane.
Anno, come dichiarato nella lettera aperta, si serve della satira per evidenziare i difetti della società giapponese oppressa dalla burocrazia lenta e pachidermica: all’inizio del film lo staff del primo ministro non fa che spostarsi da una stanza all’altra in quanto non è in grado di definire la competenza della risoluzione della minaccia.

Da un punto di vista registico si nota immediatamente la mano di Hideaki Anno fin dai primi fotogrammi: alcune scene riprendono completamente l’arrivo di Sachiel a Neo Tokyo-3 con la corrispondente controffensiva militare e l’impotenza dei generali. A un certo punto della storia Godzilla, esaurite le energie, rimane bloccato e il governo giapponese ha tempo per elaborare una strategia e questa sequenza ricorda anche l’episodio 9 con Israfel, danneggiato dalle bombe e reso temporaneamente inoffensivo.

Il raggio di Godzilla richiama il raggio di Ramiel

La sequenza notturna con gli attacchi di Godzilla e i raggi atomici richiama immediatamente il momento cruciale dell’episodio 6 in cui Ramiel si difende dagli attacchi degli Eva. Le musiche di Shiro Sagisu sono un continuo tributo sia alla colonna sonora classica di Godzilla che a quella di Evangelion: Sagisu cita se stesso riarrangiando in chiavi diverse il brano Decisive battle.

L'operazione Yashiori richiama in molti modi l'operazione Yashima

L’operazione Yashiori con cui si cerca di neutralizzare la minaccia di Godzilla richiama in molti modi l’operazione Yashima.

Asuka fa la sua apparizione in Shin Godzilla

Nel film si dedica spazio alle reazioni della gente comune anche sui social: notiamo che un utente ha l’avatar di Asuka!

Hideaki Anno rende il suo omaggio anche alla moglie Moyoco: in una breve scena ambientata in uno store di elettrodomestici appare, sullo schermo di uno dei televisori, un frammento del corto The Diary of Ochibi realizzato per l’Animator Expo.

Shin Godzilla è un reboot della saga del Re dei Mostri e sposta l’attenzione della tragedia di Hiroshima e Nagasaki alla recente catastrofe di Fukushima, sebbene permangano i riferimenti alla bomba atomica – vengono mostrate alcune foto storiche , tra cui quella celeberrima della cupola di Hiroshima – e ai rifiuti radioattivi abbandonati nelle acque marine.

Godzilla è una minaccia reale e incombente, ma contemporaneamente indefinita e misteriosa: richiama sia un Angelo sia la Seele, si manifesta come una potentissima divinità ma viene anche riconosciuta come la più evoluta creatura vivente, potenzialmente capace di assumere qualunque forma e di invadere il mondo con un’unica generazione. Godzilla è una forza della natura inarrestabile e al di sopra della morale e, perlomeno all’inizio, attira l’empatia del pubblico che prende le distanze dall’ottusità dei politici e dagli intrighi di palazzo.

Il finale è aperto e agrodolce: la minaccia non viene sventata, ma temporaneamente sviata; l’umanità dovrà convivere con Godzilla e il pericolo mortale cova ancora sotto la cenere.

Due parole sul titolo: “Shin” non è scritto utilizzando un kanji ma con i kana シン: il significato è volutamente ambiguo e può significare sia “vero”, sia “nuovo”, sia “dio”, ma è molto interessante l’interpretazione di Mario Pasqualini nel succitato articolo per Dimensione Fumetto: “Shin” significa anche 進, “avanzare”, ed è parte di 進化 shinka, “evoluzione”. Il messaggio del film è quello di andare avanti, evolvere, crescere: come Shinji in Evangelion deve andare avanti, come Godzilla evolve, così l’umanità deve andare avanti.

Il film è stato presentato già doppiato in italiano ma privo di sottotitoli per le didascalie in giapponese e per le sequenze in lingua inglese e tedesca: probabilmente verranno integrate per la distribuzione nella sale cinematografiche prevista per luglio.

La minaccia inarrestabile di Shin Godzilla

In definitiva Shin Gojira è un capolavoro assoluto da tutti i punti di vista, forse addirittura l’opera migliore di Hideaki Anno, a cui è stato meritatamente attribuito il Premio per il sostegno alle arti (Geijitsu senshou) da parte del MEXT, il Ministero dell’educazione, della cultura, dello sport, della scienza e della tecnologia giapponese, un riconoscimento assegnato una sola volta nella vita, nel momento in cui un artista ha raggiunto un livello tale da essere considerato già rilevante e memorabile per i posteri anche se non dovesse produrre più nient’altro.

Lo consigliamo non solo ai fan di Evangelion ma a tutti gli amanti del buon cinema, ma il film non è indicato per quelli che si aspettano azione e adrenalina al 100%: a queste persone consigliamo il MonsterVerse americano nato nel 2014 e che culminerà con lo scontro tra Godzilla e King Kong, previsto per il 2020.

Informazioni su Nevicata

Appassionato di animazione e fantascienza, Nevicata rimane inevitabilmente folgorato da Neon Genesis Evangelion. Nel 2003 apre il sito Distopia. Nel 2016 fonda l'Associazione Culturale EVA IMPACT.
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