ROBOT – The Human Project, il reportage della mostra

Dal 1° maggio al 1° agosto 2021 sarà visitabile presso il MUDEC – Museo delle Culture di Milano la mostra ROBOT – The Human Project, un percorso espositivo che racconta la relazione tra l’essere umano e il robot, svelando al pubblico i risultati e gli straordinari sviluppi tecnologici finora raggiunti e le frontiere della robotica e della bionica contemporanea.

ROBOT - The Human Project

Il progetto espositivo è curato da Lavinia Galli, Antonio Marazzi e Alberto Mazzoni in collaborazione con i principali istituti di ricerca, come l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’IIT di Genova, e comprende il percorso “Pop Culture” a cura di Fabrizio Modina in collaborazione con Daniela Asmundo.

Il percorso espositivo si snoda partendo dai primi congegni meccanici della Grecia alessandrina del III secolo a.C. arrivando fino alle nuove frontiere dell’Intelligenza Artificiale, evidenziando quanto l’uomo sia sempre stato attratto dall’idea di creare un proprio simile artificiale.

Le prime sale raccontano la creazione in un tempo storicamente lontano dei primi automi, che pur con tutte le limitazioni meccaniche del periodo potevano svolgere alcune funzioni umane: alcuni potevano suonare o muoversi, altri addirittura scrivere, disegnare o parlare.

ROBOT - The Human Project - Automa

La storia degli automi antichi, nati non per sollevare gli uomini dalle attività più faticose quanto per suscitare meraviglia, si sviluppa fino al XIX secolo trovando nell’epoca tra Rinascimento e Barocco illustri costruttori, come Leonardo da Vinci e Janello Torriani, ma finendo poi per essere ridotti a raffinati prodotti di nicchia del settore dell’orologeria.

ROBOT - The Human Project – Mano artificiale che replica in tempo reale i movimenti della mano umana

Le sale successive sono riservate agli elaboratori meccanici per il calcolo matematico, che videro tra i pionieri della produzione l’italiana Olivetti, e alla bionica, ripercorrendo l’evoluzione delle protesi artificiali e dedicando ampio spazio allo sviluppo delle protesi per gli arti.

ROBOT - The Human Project – Olivetti Programma 101

Le sale conclusive sono anche le più interattive, presentando al pubblico una serie di robot: da Sanbot Elf, un’intelligenza artificiale che può essere programmata per dare informazioni di vario tipo da quelle per i viaggiatori in un aeroporto a quelle di natura medica di un paziente al suo medico curante, a RoboThespian, che può riprodurre scene del grande cinema in ben trenta lingue diverse; da CuboZoo, utile per aiutare i bambini con disturbi dello sviluppo cognitivo, a Puppy, che pur non avendo aspetto zoomorfo sperimenta l’emotività dei robot con le caratteristiche di movimento di un cucciolo; da Pepper, progettato per leggere le emozioni, a Pando, che reagisce alle azioni umane con espressioni facciali; non mancano, a chiudere, i Cobot, i robot collaborativi che si sostituiscono agli uomini in situazioni pericolose, come Soryu creato dal team di Michele Guarnieri e che ha esplorato la centrale di Fukushima dopo il disastro del 2011.

ROBOT - The Human Project – RoboThespian

La mostra si apre, si accompagna e si chiude con il percorso espositivo “Pop Culture” curato da Fabrizio Modina, collezionista, storico di Mitologia Moderna e autore della enciclopedia analitica in tre volumi Super Robot Files.

“Pop Culture” ripercorre sia cronologicamente sia tematicamente il filone fantascientifico dei robot, sottolineandone l’origine ludica: nati come forma di intrattenimento, sono poi diventati una vera e propria forma d’arte.

ROBOT - The Human Project - Cyborg 009

Considerando la creazione di Superman nel 1938 il momento zero in cui la Pop Culture si evolve in Mitologia Moderna, contribuendo alla trasmissione di generazione in generazione di leggende e valori, il percorso tratta vari filoni: Robot e Super Robot, elementi chiave della fantascienza giapponese in cui l’Uomo/pilota dona cervello e anima al Mecha/gigante d’acciaio, citando le opere di grandi maestri da Go Nagai a Yoshiyuki Tomino fino a Hideaki Anno; cyborg, il perfetto connubio uomo-macchina, in cui spicca l’opera di Shotaro Ishinomori; l'”umanizzazione della macchina”, che può assumere valenza positiva o negativa, con esempi tratti da Metropolis, Blade Runner, 2001: Odissea nello spazio, Terminator; la svolta mediatica di Star Wars, in cui i droidi assumono addirittura un ruolo che spazia dal comico al drammatico.

ROBOT - The Human Project – Teca Pop Culture a cura di Fabrizio Modina

Bellissima la teca predisposta tra lo scalone che porta al primo piano e l’accesso alla mostra, dove è possibile ammirare una ricca selezione di mecha toys sia della collezione di Fabrizio Modina sia di numerosi prestatori.

ROBOT - The Human Project – Teca Pop Culture a cura di Fabrizio Modina

Vi consigliamo di non perdere ROBOT – The Human Project, che si caratterizza per l’ampiezza dei temi trattati e per le modalità didascaliche che la rendono estremamente adatta a una visita con tutta la famiglia, suscitando meraviglia sia nei visitatori più giovani sia in quelli più maturi.

Nel museo è presente anche un piccolo bookshop, dove oltre a gadget molto interessanti è possibile acquistare anche il catalogo esaustivo e completo della mostra, edito da 24 ORE Cultura.


Mudec – Museo delle Culture
via Tortona 56, Milano

Dal 1° maggio al 1° agosto 2021
Lunedì 14.30 – 19.30
Martedì – Mercoledì – Venerdì – Domenica 10.00 – 19.30
Giovedì e Sabato: 10.00 – 22.30
ULTIMO INGRESSO UN’ORA PRIMA DELLA CHIUSURA

Di seguito una galleria di foto scattate alla mostra ROBOT – The Human Project.

ROBOT - The Human Project – Teca Pop Culture a cura di Fabrizio Modina

ROBOT - The Human Project – Teca Pop Culture a cura di Fabrizio Modina

ROBOT - The Human Project – Teca Pop Culture a cura di Fabrizio Modina

ROBOT - The Human Project – Teca Pop Culture a cura di Fabrizio Modina

ROBOT - The Human Project – Teca Pop Culture a cura di Fabrizio Modina

ROBOT - The Human Project – Teca Pop Culture a cura di Fabrizio Modina

ROBOT - The Human Project – Pepper

ROBOT - The Human Project – Sanbot Elf

ROBOT - The Human Project – Cobot Soryu

Informazioni su Hikari Horaki

Figlia degli anni '80, Hikari Horaki ha conosciuto Neon Genesis Evangelion nel 2001 e da allora non l'ha mai tradito. Finalmente ora può dire la sua!
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